
11 Ago Tutti gli Ulisse dell’arte
a Forlì capolavori dal mondo raccontano il mito dell’eroe greco
Una selezione di più di 200 opere, un viaggio ispirato dal viaggiatore per eccellenza. Ai Musei San Domenico di Forlì la mostra “Ulisse. L’arte e il mito”, in programma fino al prossimo 31 ottobre, è visitabile nel rispetto delle misure anti-COVID ormai familiari in Italia, come le entrate contingentate, il distanziamento interpersonale, l’obbligo di usare la mascherina all’interno degli spazi del museo.
Sul viaggio di Ulisse la letteratura ci dice solo una parte della storia. “L’uomo dal multiforme ingegno” che nell’Odissea ha rimbalzato da un approdo all’altro del Mediterraneo dopo aver combattuto a Troia ha attraversato i secoli dell’Occidente. Ulisse, da archetipo di astuzia e desiderio di sapere, ha prodotto un’eco impressionante sulla produzione culturale di questa parte di mondo. Libri, cinema, musica, poesia. Nel campo dell’arte visiva, il percorso espositivo illustra come in tanti si siano fatti stregare dal fascino dell’eroe acheo. Il visitatore si imbatterà in quadri, ceramiche, sculture, miniature, arazzi, mosaici che restituiscono l’interpretazione predominante di Ulisse a seconda del periodo storico in cui quel pezzo d’arte è stato prodotto.
In tremila anni la figura del re di Itaca non ha mai smesso di rimandare a qualcosa. Simbolo per gli antichi dell’autoconsapevolezza raggiunta superando le prove della vita, Dante lo trasforma nell’incarnazione della fame di conoscenza e della hybris che sfida il divino, mentre nel Novecento Ulisse diventerà l’emblema dell’inquietudine e dell’alienazione dell’uomo moderno. Di volta in volta l’arte ha scelto quali profili valorizzare della sua icona universale, condizionando la trasmissione del mito.
Promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì, con il contributo di Gianfranco Brunelli in qualità di direttore dei progetti espositivi e del Comitato Scientifico presieduto da Antonio Paolucci, “Ulisse. L’arte e il mito” porta ai Musei San Domenico capolavori provenienti da prestigiose istituzioni italiane e straniere. Il Museé d’Orsay di Parigi, l’Ermitage di San Pietroburgo, i Musei Vaticani, il Metropolitan Museum of Art di New York, le Gallerie degli Uffizi di Firenze partecipano con i loro prestiti alla narrazione globale del modo in cui l’arte sia capace di rimodellare gli archetipi dell’umanità.
A Forlì si aggiunge idealmente un capitolo al poema omerico, si prolunga il viaggio dei tanti Ulisse che l’arte ha forgiato. La mostra scava nell’immaginario collettivo di una civiltà e riordina le sfaccettature di uno dei suoi protagonisti; le isola, ne mette in luce assonanze e differenze, regala al pubblico un ritratto inedito. L’arte che legge Ulisse, attraverso i millenni, non ha mai smesso di parlare di noi.
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