
18 Apr Buon Vivere in settimana – 2020 / Settimana 15
Buon Vivere in Pillole, il nuovo appuntamento in cui racconteremo i momenti di Buon Vivere accaduti in settimana.
1 / Maria Chiara Carrozza, prima donna Presidente del CNR
Maria Chiara Carrozza è la prima Presidente donna nella storia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), il principale ente di ricerca italiano.
Nominata dal ministro dell’Università e della Ricerca, il 12 aprile 2021, sarà in carica quattro anni.
Nata a Pisa il 16 settembre 1965, Carrozza si è laureata in Fisica all’Università di Pisa e ha conseguito il dottorato in Ingegneria alla Scuola Superiore Sant’Anna, dove oggi è professoressa ordinaria di Bioingegneria Industriale. Dirige e conduce ricerche nei settori della Biorobotica, della Biomeccatronica e della neuro-ingegneria della riabilitazione di cui è uno dei principali esponenti. Ha ricoperto incarichi scientifici e gestionali di livello nazionale e internazionale.
È stata anche la più giovane rettrice italiana, sempre della Scuola Superiore Sant’Anna.
2 / Patrick Zaki, via libera del Senato a cittadinanza italiana
Il Senato chiede al Governo di conferire la cittadinanza italiana all’egiziano Patrick Zaki, studente di 28 anni dell’università di Bologna, da 435 giorni rinchiuso nel carcere di Tora a Sud del Cairo con l’accusa di “incitamento alla protesta” e “istigazione a crimini terroristici e rischia 25 anni di reclusione.
A chiedere il conferimento della cittadinanza a Patrick Zaki è stata anche la senatrice a vita Liliana Segre, che si è presentata nell’Aula del Senato per sostenere l’ordine del giorno. «C’è qualcosa nella storia di Patrick Zaki che prende in modo particolare – ha sottolineato Segre – ed è ricordare quando un innocente è in prigione. Questo l’ho provato anch’io e sarò sempre presente, almeno spiritualmente quando si parla di libertà». «Ricordo – ha aggiunto la senatrice – cosa sono i giorni passati dentro la cella, quando non si sa se preferire la porta chiusa o che si apra e qualcuno entri e ti faccia o ti dica qualcosa che ti possa far soffrire ancora di più.
3 / Il Comune di Castelfranco Emilia adotta lo schwa
Il simbolo fonetico “schwa’” (“ə”) sarà utilizzato nei post istituzionali del Comune di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, che ha deciso, tra i primi in Italia, di adottare nella sua comunicazione “un linguaggio più inclusivo”.Al maschile universale sarà sostituita una desinenza “neutra” – lo schwa, appunto – in grado di superare il binarismo di genere: per fare un esempio “cittadini” diventa “cittadinə”.”Il linguaggio non è solo uno strumento per comunicare, ma anche per plasmare il modo in cui pensiamo, agiamo e viviamo le relazioni. Questo non significa stravolgere la nostra lingua o le nostre abitudini, significa fare un esercizio di cura e attenzione verso tutte le persone, in modo che si sentano ugualmente rappresentate”, ha spiegato il Comune di Castelfranco Emilia sui suoi profili social.
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